La sua sperimentazione tecnica varia dall’utilizzo di colori a olio, stucchi e acrilici su tela e tavola, alla carta, nello specifico quella dei cartamodelli per abbigliamento, utilizzati in maniera “impropria”, sfruttando la forza della geometria prestampata come base di partenza per la “messa a modello” di luoghi- ritratto, evocati dalla memoria e ancorati all’attesa e all’aspettativa di una trasfigurazione pittorica inesorabile. l fascino della geometria, nascosta o palesata, si fonde così ad atmosfere pittoriche brumose e contrastate, nella profondità di visioni sospese in un misterioso labirinto di segni.