Ha esposto a Berlino nel 1974 alla Mostra ”Italienische Realisten” A Varsavia-Vienna-Lugano “Pittura Italiana ’50-‘70”, nel 1977, e a Rio de Janeiro nel 1989, alla Mostra “Pittura Italiana dal dopoguerra ai nostri giorni”. L’opera di Franco Mulas si svolge per cicli pittorici. Oltre ai citati “Week-End” ed “Occidente”, si possono annoverare: ”Le Pitture Nere ”1971-1972, “Itinerari”, 1973-1974, “Identikit” 1978, ”L’Albero Rosso di Mondrian ”1979-1981, ”Finzioni”1980-1989, “Big-Burg”1990-1991, ”Schegge” 1998-2007. Una mostra antologica dell’opera di Mulas si è svolta a Roma a Palazzo Braschi nel 1991, presentata dal critico Antonio Del Guercio. Nel 1998 tiene al Palazzo dei Priori a Volterra una significativa personale intitolata “Dipinti1980-1998” con un testo di Nicola Micieli. Nel 2007 è invitato da Silvia Pegoraro alla rassegna ”Visioni&Illusioni” al Castello Spagnolo dell’Aquila.
Nell’estate 2013 nel prestigioso Museo Carlo Bilotti di Roma espone il ciclo “Spaesaggi”, 45 opere che rappresentano l’ultima tappa di una lunga e inquieta ricerca di un artista,fedele testimone del suo tempo.
A luglio 2017, nelle sale del Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno espone 80 opere in una esauriente mostra antologica, presentata in catalogo da Lorenzo Canova e Stefano Papetti.
Nel settembre 2000 è nominato Accademico dell’Accademia Nazionale di San Luca .